Angola: a Cunene una statua per ricordare re Mandume, protagonista della resistenza al colonialismo

Sorgerà nella piazza centrale di Ondjiva, il capoluogo della provincia di Cunene nell’Angola meridionale al confine con la Namibia, il monumento dedicato a re Mandume ya Ndemufayo, eroe della resistenza al colonialismo. La statua in bronzo sarà nel luogo dove si trovava l’Embala, il Palazzo reale. Mandume, nato nel 1884, fu il diciassettesimo e ultimo monarca del suo popolo, ancora indipendente, tra il 1911 e il 1917.

Ovambo

I popoli Kwanyama appartengono al gruppo etnolinguistico Ovambo di lingua bantu. Nel 1884 la Conferenza di Berlino, che spartì l’Africa tra le potenze coloniali europee, divise l’area sud-occidentale del Continente tra Portogallo e Germania. Ma nessun colonizzatore europeo sfidò i ben organizzati e ben armati regni di Ovambo fino al 1915. Con la Prima guerra mondiale anche gli inglesi dal Sudafrica puntarono a quei territori. Mandume ya Ndemufayo, capo militare e politico della Confederazione dei Regni di Ovambo, organizzò una tenace resistenza. Durante la battaglia di Omongwa, il re e i suoi guerrieri resistettero per tre giorni a un attacco portoghese.

Colpo

Tuttavia, di fronte alla superiorità militare degli europei, fu sconfitto. Secondo la tradizione orale degli Ovambo, preferì suicidarsi piuttosto che doversi arrendere. Famose le sue parole: “Non sparo il primo colpo, ma sono un uomo e combatterò fino a quando non esaurirò l’ultimo proiettile”. Durante il suo regno avviò numerose riforme, come l’autorizzazione alle donne di possedere bestiame, proprietà che in precedenza era illegale. L’Angola, come la Namibia, lo onora come eroe nazionale e al coraggioso sovrano è dedicata l’Università di Lubango, nella provincia di Huíla. La regalità dei popoli Kwanyama, abolita dalle potenze coloniali alla morte di re Mandume ya Ndemufayo, venne ristabilita nel 1998 con la nomina di Cornelius Mwetupunga Shelungu, a cui è succeduta l’attuale regina Martha Mwadinomho Kristian Nelumbu, prima donna alla guida dell’autorità tradizionale.

(foto C.H.L. Hahn-Hahn Collection-National Archives Namibia da pt.wikipedia.org)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico