Angola: ambasciatore d’Italia Gallo vista centro ospedaliero a Luanda. Al lavoro équipe del Centro cardiologico Monzino, nel quadro di cooperazione sanitaria promossa da ENI

È attiva la cooperazione in campo sanitario tra Angola ed Italia, sulla base del memorandum d’intesa sottoscritto a giugno scorso da ENI con il ministero della Salute di Luanda. In particolare, la multinazionale italiana dell’energia è impegnata, con il Centro cardiologico Monzino IRCCS di Milano, a rafforzare la capacità di chirurgia cardiovascolare del Complesso ospedaliero Cardeal Dom Alexandre do Nascimento nella capitale angolana. Il progetto di cooperazione sanitaria prevede l’esecuzione di interventi cardio-chirurgici congiunti, così come attività di formazione, assistenza e trasferimento di know-how. L’obiettivo è di rendere nei prossimi anni il nosocomio angolano un centro di riferimento nazionale e regionale per le malattie cardio-polmonari.

Comunità

L’ospedale è stato vistato dall‘ambasciatore d’Italia in Angola, Cristiano Gallo, presente il direttore generale della struttura, dottor Carlos Masseca. Il diplomatico ha incontrato i professionisti dell’équipe del Centro cardiologico lombardo. L’Angola è uno dei Paesi africani in cui ENI sta investendo più energie. È di agosto l’ufficializzazione di Azule Energy, la nuova joint venture 50/50 con BP, che unisce le attività angolane in ambito E&P (Exploration and Production), nel GNL e nel solare. ENI è impegnata anche a migliorare le condizioni di vita delle comunità locali con iniziative in diversi settori.

Università

Il Cardeal Dom Alexandre do Nascimento Hospital Complex è un importante polo ospedaliero dedicato alla diagnosi e cura delle malattie respiratorie e cardiovascolari. Le nuove infrastrutture, per un investimento di oltre 214 milioni di dollari, sono state inaugurate nel 2021. La struttura dispone di oltre 300 posti letto, con pronto soccorso, servizi ambulatoriali e anche una moderna un’unità didattica. Il Monzino è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico interamente dedicato alla ricerca, alla cura e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. È nato nel 1981 a Milano da una donazione del cavalier Italo Monzino e da un’idea del professor Cesare Bartorelli. Nel 2021 la rivista Newsweek lo classifica, nel “World’s Best Specialized Hospitals 2021”, come il primo ospedale italiano in cardiologia e ventiduesimo al mondo fra gli ospedali specializzati. Il Monzino è sede del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità – Sezione Cardiovascolare dell’Università degli Studi di Milano.

(foto ambluanda.esteri.it)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico