Angola: ambasciatore italiano Gallo visita stabilimento Inalca. Gruppo Cremonini per sviluppo settore agroalimentare

L’ambasciatore d’Italia in Angola, Cristiano Gallo, ha visitato a Palanca, nell’area della capitale Luanda, lo stabilimento di Inalca Angola. L’azienda del gruppo Cremonini opera nel settore agroalimentare, con una storia pluridecennale di successo nel Paese dell’Africa australe. Il diplomatico si è intrattenuto a colloquio con il direttore generale, João Almeida, venendo informato dei progetti futuri dell’azienda, interessata a consolidare ulteriormente la presenza nel mercato angolano.

Multinazionale

Il Gruppo Cremonini è una multinazionale italiana nel settore alimentare. È stata fondata in provincia di Modena nel 1963 da Luigi Cremonini. Opera in 70 Paesi nel mondo nella distribuzione di prodotti alimentari e nella produzione di carne. In Africa le piattaforme distributive sono 19. Ai tempi del governo di Paolo Gentiloni (2016-2018), in occasione della visita ufficiale del presidente del Consiglio in Angola, Cassa Depositi e Prestiti e Inalca siglarono un protocollo d’intesa per lo sviluppo del Centro Nazionale Agroalimentare (CNA). Un polo industriale a Luanda per la trasformazione, conservazione e distribuzione di prodotti agroalimentari angolani. Un piano con un investimento graduale fino a 150 milioni di euro e con il coinvolgimento di PMI italiane fornitrici di tecnologie e di specifico know how.

Pool

Inalca si colloca come riferimento del pool italiano per lo sviluppo delle varie filiere: carni, pesce, ortofrutta e cereali. A pieno regime l’impianto dà lavoro a oltre mille persone. Inalca Angola opera attraverso tre piattaforme logistiche e distributive situate a Luanda, Viana e Lobito. Conta più di 400 clienti nel mercato angolano, tra cui i maggiori supermercati e ipermercati, come Jumbo, Kero, Alimenta Angola, Shoprite, Martal, Nosso Super, Casa dos Frescos. L’impegno per la sicurezza alimentare e lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile nel quadro dell’Agenda 2030 dell’ONU, è uno degli obiettivi del governo del presidente João Lourenço.

Diversificazione

La diversificazione dell’economia angolana è per il presidente Lourenço un fattore strategico. Dopo i disastri della guerra civile, l’agricoltura angolana è entrata in crisi profonda e il Paese ha dovuto fare affidamento sull’import di generi alimentari. È in corso una importante inversione di tendenza. L’Angola ha una grande potenzialità di produzione agroalimentare. Negli anni Settanta del secolo passato, era il terzo produttore mondiale di caffè. Dopo ventisette anni di guerra civile solo ora si torna a parlare di produzione. In prospettiva si punta a un ritorno dell’export verso altri mercati. L’Angola è considerata da Inalca come un mercato strategico in cui concentrare grandi investimenti. In particolare nella catena del freddo, per evitare lo spreco e la distruzione dei prodotti agricoli. In parallelo si procederà sui settori della trasformazione di cereali, carne e pesce, filiere e della creazione di un’efficiente catena logistica, che copra Luanda e le principali città.

(foto ambluanda.esteri.it/ambasciata_luanda/it)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico