Angola: anche Luanda ratifica Accordo di mobilità tra i Paesi della Comunità di lingua portoghese (CPLP)

Il ministro degli Esteri dell’Angola, Téte António, ha depositato presso la sede della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) la lettera di ratifica dell’Accordo di Mobilità, approvato il 17 luglio 2021 a Luanda, durante la XIII Conferenza dei Capi di Stato e di governo dell’organizzazione. La CPLP è un’unione per la mutua amicizia fra le nazioni lusofone del mondo, quelle in cui il portoghese è lingua ufficiale.

Intesa quadro

L’Accordo di Mobilità è un’intesa quadro, che stabilisce la base giuridica su cui sarà costruita una maggiore mobilità e circolazione all’interno del CPLP. Fanno parte del CPLP Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Mozambico, Portogallo, São Tomé e Príncipe e Timor Esr. Il segretario esecutivo del CPLP, Zacarias da Costa, parlando all’agenzia di Lusa, si è detto “soddisfatto” e ha affermato che ora manca soltanto il via libera della Guinea Equatoriale.

Essenziale

“Con il completamento delle procedure di ratifica, gli Stati membri – segnala da Costa – hanno completato un passaggio essenziale per l’operatività dell’accordo -. Gli Stati membri potranno ora promuovere il dialogo reciproco, in vista della possibile conclusione di ulteriori strumenti di partenariato”. In consultazione con l’Angola, che detiene la presidenza di turno del CPLP, il Segretariato esecutivo programmerà una riunione tecnica, in particolare sulla sicurezza dei documenti.

Cooperazione

Il ministro Téte António rimarca come la mobilità sia “un asse prioritario del CPLP, che fa parte del programma della presidenza angolana, in quanto è essenziale per la concretizzazione dell’obiettivo della cooperazione economica”. Secondo il ministro degli Esteri angolano, l’Accordo di mobilità “agirà da catalizzatore nei vari settori. Istruzione, salute, emancipazione di genere, commercio e l’industria, cultura, ambiente, turismo, difesa e sicurezza, ricerca scientifica, tecnologica e innovazione. Ma anche nell’ottica della valorizzazione delle risorse umane e naturali”. L’Accordo stabilisce un “quadro di cooperazione” tra tutti gli Stati membri in modo “flessibile e variabile” e copre, in pratica, qualsiasi cittadino.

Soluzioni

Gli Stati dispongono di una serie di soluzioni che consentono loro di assumere “gli impegni derivanti dalla mobilità in modo progressivo e con diversi livelli di integrazione”, tenendo conto delle proprie specificità interne, nelle loro dimensioni politiche, sociali e amministrative. Si tratta di scelte che, secondo fonti della Comunità, onorano “le relazioni storiche tra i paesi del CPLP” e sono fondamentali per “organizzare flussi migratori regolari, sicuri e ordinati, nonché la lotta all’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani”. Queste nuove misure consentono anche di rispondere “all’urgenza delle risorse umane e alla necessità di rilanciare l’economia”.

(foto da cplp.org)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico