== Angola: elezioni, Corte Costituzionale respinge ricorso Unita. Confermato risultato del 24 agosto, vince MPLA ==

La Corte Costituzionale (Tribunal Constitucional – TC) dell’Angola ha respinto (con 9 voti contro 1) il ricorso del partito di opposizione, Unita, circa presunte irregolarità nel conteggio dei risultati delle elezioni del 24 agosto. Nella sua sentenza la Corte respinge il reclamo contro i risultati verificati dalla Commissione elettorale nazionale (CNE).

Documento

Orizzonte Duemila è in grado di fornire in esclusiva per l’Italia l’immagine del documento ufficiale della decisione del Tribunal Constitucional

Rappresentanti di lista

L’Unita pretendeva di certificare come ufficiali i dati raccolti dai suoi rappresentanti di lista, una procedura inconcepibile per qualunque Paese civile. In Angola, come hanno certificato gli osservatori internazionali e nazionali, le elezioni si sono svolte nel rispetto della legge e ad aver valore sono i dati scrutinati ufficialmente e diffusi dal CNE. Secondo i dati della CNE, il MPLA ha vinto le elezioni con 3 milioni 209mila 429 voti, pari al 51,17%. Quindi il suo capolista, João Lourenço, risulta eletto Presidente della Repubblica. Segue l’Unita con 2 milioni 786mila voti, pari al 43,95%. In base a tale esito al MPLA vanno 124 deputati dell’Assemblea nazionale e all’Unita 90. Altre tre formazioni politiche (FNLA, PRS e PHA) eleggono due deputati ciascuna.

Mancanza

La CNE aveva chiesto alla Corte costituzionale di respingere le ingiunzioni presentate da Unita e CASA-CE, per mancanza di prove e supporto legale. Le richieste di impugnazione dei risultati definitivi delle elezioni del 24 agosto non sono in realtà supportate da elementi di prova di quanto asserito. Le copie dei verbali presentate dai ricorrenti non riportano i codici identificativi dei seggi elettorali, sono in molti casi duplicate e presentano evidenti segni di cancellature. In Kenya, dove i risultati delle recenti elezioni sono stati contestati dal candidato sconfitto, Raila Odinga, una indagine terza condotta da BBC Reality Check non ha trovato irregolarità nei verbali di voto ufficiali, che hanno decretato la vittoria per William Ruto. Anche in Angola i partiti sconfitti nelle urne hanno cercato, con l’appoggio di Ong compiacenti e di parte della stampa internazionale, di avvalorare un fantasioso conteggio dei voti compiuto dai rappresentanti di lista. In realtà, i rappresentanti di lista delle formazioni ricorrenti erano in prevalenza elementi prezzolati, che nei giorni successivi alle elezioni hanno dato vita a disordini e ad atti di vandalismo nei confronti dei partiti che non li avevano pagati per i loro servigi.

(foto tribunalconstitucional.ao)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico