Angola: la corsa all’oro. Investimenti, prospezioni e prima pietra per un impianto di raffinazione

Corsa all’oro. L’Angola intende occupare un posto in Africa tra i Paesi produttori del prezioso metallo, dove Ghana e Sudafrica sono ai primi posti a livello mondiale. L’impegno del governo di Luanda è quello di promuovere la catena del valore dei minerali ricchezza del paese dell’Africa australe. Si va dalla ricerca alla prospezione, dalla trasformazione al marketing, con l’obiettivo anche di creare più posti di lavoro.

Progetti

Sono una trentina i progetti in corso. Venti in fase di prospezione, 8 hanno già ottenuto i titoli di esplorazione e 2 hanno avviato la produzione e la commercializzazione. Secondo l’ANRM – l’Agenzia nazionale per le risorse minerarie – le previsioni di crescita sono positive. Si lavora a Chipindo e Mpopo, nella provincia di Huíla, ma anche nelle province di Huambo, Cabinda e Zaire. Nel 2020, secondo i dati citati da Angop, delle 5441 previste, sono state estratte 1887 once d’oro e l’anno scorso 1137 once. Nel corso del 2022 il settore ha già registrato investimenti per oltre 60 milioni di dollari.

Specializzazione

Il governo ha deciso di intervenire anche a valle dell’estrazione, con l’avvio del progetto di una raffineria d’oro, che verrà realizzata nel complesso industriale di Viana, nell’area della capitale. Le raffinerie sono realtà di fondamentale importanza strategica, che si collocano tra l’estrazione del metallo prezioso e la rete di acquisto/vendita. Si tratta di strutture industriali a elevata specializzazione, che mettono a disposizione del mercato l’oro in forme, quantitativi e qualità adeguati.

Endiama

La prima pietra del nuovo impianto verrà posata a fine mese e i lavori dovrebbero durare circa un anno. Si tratta di un investimento di Geoangola, un’unità di Endiama – la compagnia diamantifera nazionale dell’Angola – che avrà oltre l’83% delle azioni. Il ministro delle Risorse minerarie, Diamantino Azevedo, e la governatrice di Luanda, Ana Paula de Carvalho, saranno presenti all’evento che segnerà l’inizio di un’impresa, che sta già reclutando e selezionando personale specializzato tra giovani laureati angolani. I tecnici monitoreranno l’assemblaggio e la messa in servizio delle apparecchiature, dopo una fase di formazione anche all’estero.

(foto Jingming Pan on Unsplash)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico