Angola: la trasformazione di Moçâmedes. Nuovi colori per la città che si affaccia sull’Oceano ed è ‘porta’ del deserto del Namibe

Porta del deserto del Namib, nel sud dell’Angola, la città di Moçâmedes ha avviato un grande processo di rinnovamento urbano. Il capoluogo della provincia di Namibe si affaccia sull’Oceano Atlantico, ed è il terzo porto più importante del Paese, dopo Luanda e Lobito. Attraversata dal fiume stagionale Bero, ha un clima molto secco e una vegetazione di tipo desertico. Unica zona dell’Angola dove si trova la Welwitschia mirabilis, la pianta millenaria tipica del deserto del Namib.

Baia

La baia di Moçâmedes fu scoperta nel 1485 dal capitano portoghese Diego Cam. Negli eventi della guerra civile, seguita all’indipendenza dal Portogallo, la città venne occupata da forze del Sudafrica dei tempi dell’apartheid, che sostenevano il movimento UNITA. L’MPLA, con il supporto di Cuba lanciò l’operazione Carlota, riprendendo il controllo della città tra il 1975 e il 1976. Dal 2020 la città ospita l’Università di Namibe. Il lungomare in occasione di varie festività si trasforma in un’area per concerti con esibizioni di musicisti locali, nazionali e internazionali. Il Museo di Namibe riunisce pezzi antropologici della cultura Kuvale, dei popoli locali Herero e Khoissan. Uno dei principali punti di interesse è la Fortezza di São Fernando de Namibe, storica costruzione portoghese attualmente da quartier generale della Marina angolana.

Rinnovamento

Da qualche tempo, come racconta un servizio dell’emittente Euronews, le autorità locali hanno favorito il lancio di un piano di rinnovamento urbano della città. Per dare nuova vita ad antiche ‘reliquie’ e per realizzare nuove opere, a partire dall’auditorium la cui costruzione venne interrotta dalla guerra civile. Ema Samali da Silva, giovane e culturalmente vivace vice governatore della provincia di Namibe, è uno dei principali ‘motori’ del Piano di intervento urbano e rivitalizzazione (PIRU).

Spirito

“Obiettivo – racconta – creare un nuovo spirito collettivo e inclusivo nella città”. Un cambio di mentalità, accompagnato da diversi progetti di riqualificazione urbana, curando per esempio le facciate del centro storico. Sono state create partnership con piccole aziende locali e si è scelto di coinvolgere con le persone anche gli artisti, per dare un nuovo volto a case ed edifici. L’artista Paulo Daniel rimarca: “Vogliamo fare in modo che la provincia non si fermi. Che continui ad essere una bella provincia. Facendo sì che gli artisti si esprimano sempre di più. Facendo prendere vita a questi muri, e con la nostra cultura impressa su ogni muro”.

Turismo

Il desiderio di abbellimento è visibile in riva al mare. “Stiamo rendendo la nostra città un po’ più colorata o un po’ più vivace – dice ancora Samali da Silva -. Più viva e sicuramente anche più attraente, sia per chi arriva per fare affari sia per chi vuole visitare la città da turista”. L’Angola scommette sul potenziale turistico rappresentato della natura dei suoi luoghi. Moçâmedes è un importante porto peschereccio e in prospettiva uno dei migliori posti per la pesca sportiva in Angola.

(foto Paulo César Santos da it.wikipedia.org)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico