Angola: Lourenço, Putin prenda iniziativa per porre fine al conflitto con l’Ucraina. Cresce ruolo internazionale di Luanda, serve riforma Consiglio sicurezza ONU

“Le autorità russe prendano l’iniziativa per porre fine al conflitto in Ucraina, creando le premesse per negoziare una nuova architettura di pace per l’Europa”. Il Presidente confermato dell’Angola, João Lourenço, ha dedicato una parte significativa del suo discorso di investitura alla politica estera. Luanda vede crescere il suo ruolo internazionale, e non soltanto in Africa. Per questo Lourenço ha potuto lanciare con forza la proposta alle grandi potenze di “aprire la strada alla tanto agognata e necessaria riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

Washington

Importante la nuova sintonia trovata con Washington. Significativa la presenza alla cerimonia di giuramento in Praça da República nella capitale angolana dell’inviato del Presidente Biden, Scott Nathan, a capo dell’United States International Development Finance Corporation (DFC). L’agenzia USA che investe in progetti di sviluppo nei Paesi emergenti. L’Angola, ha rimarcato Lourenço, “ha sempre difeso l’importanza del dialogo e della risoluzione pacifica dei conflitti, adoperandosi per il rispetto inequivocabile del diritto internazionale”.

Diplomazia

Forte l’impegno angolano per la pace e la stabilità nel Continente africano. Luanda è stata presente su vari fronti, dalla Repubblica Centrafricana al conflitto nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e le connesse tensioni con il Ruanda. Una attività diplomatica svolta con l’Unione Africana e con le organizzazioni regionali come la Comunità di sviluppo dell’Africa australe (SADC) e la Conferenza internazionale per la regione dei Grandi Laghi(ICGLR). Il Presidente angolano ha rilevato: “Abbiamo modestamente cercato di fare del nostro meglio. Poi la soluzione dipende sempre dalla volontà politica” dei protagonisti coinvolti.

Emergenze umanitarie

Purtroppo la guerra in Europa, l’invasione dell’Ucraina, ha portato a dimenticare grandi emergenze umanitarie, come quella del conflitto nel Tigray, nel nord dell’Etiopia. “È tempo che il mondo cominci ad affrontare la necessità di salvare e proteggere la vita umana ovunque. Senza pregiudizi razziali, religiosi o di altro tipo. Tutte le vittime di guerre, di calamità meritano la nostra attenzione e solidarietà”. In questo quadro non semplice, le Nazioni Unite “devono essere la guida che regola l’azione delle organizzazioni umanitarie internazionali”, affinché non concentrino tutta l’attenzione su “un solo tipo di bisogno”.

(foto account FB Presidência da República-Angola)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico