Angola: Luanda all’ONU chiede negoziato per Sahara occidentale, ultimo territorio non autonomo dell’Africa

Quella del Sahara Occidentale è l’ultima pagina del dominio coloniale europeo sul Continente africano. Regione sulla costa nord-occidentale dell’Africa che affaccia sull’oceano Atlantico, era un ex colonia spagnola. Nel 1976 Madrid lasciò il possedimento, aprendo di fatto un conflitto tra il Marocco e il Fronte Polisario, il movimento di liberazione che aveva dichiarato l’indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi. Uno Stato riconosciuto a livello internazionale da 87 paesi membri dell’ONU, a partire dalla confinante Algeria e dall’Angola.

Decolonizzazione

Per le Nazioni Unite tuttavia si tratta ancora formalmente di un Territorio non autonomo. Al Palazzo di Vetro, in un intervento al Comitato speciale per la politica e la decolonizzazione, l’ambasciatrice di Luanda, Maria de Jesus Ferreira, ha sollecitato la “comunità internazionale” a prendere decisioni su tale situazione. L’Angola ha confermato il sostegno al Fronte Polisario e auspicato nuovi negoziati con il Marocco. “La questione del Sahara occidentale continua a meritare l’attenzione dell’Angola – ha rimarcato l’ambasciatrice -, poiché è l’ultimo territorio non autonomo in Africa. Luanda sostiene una soluzione pacifica e duratura”, a partire dagli sforzi dell’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, l’italo-svedese Staffan de Mistura.

Autodeterminazione

Luanda fa appello al Consiglio di sicurezza, perché venga rilanciato l’impegno, contenuto nella risoluzione 2602 dell’ottobre 2021, alla ripresa del processo politico “per aiutare le parti a raggiungere una soluzione pacifica reciprocamente accettabile, che preveda l’autodeterminazione del Sahara occidentale”. Secondo l’Angola la comunità internazionale deve onorare i principi assunti con la “Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali”, in base della risoluzione 1514 del 14 dicembre 1960. In questo quadro, l’ambasciatrice ha incoraggiato l’invio di “missioni di visita”, per una valutazione realistica della situazione sul campo. L’indipendenza e l’osservanza del diritto internazionale sono per l’Angola principi che devono essere rispettati da tutte le nazioni. E anche la popolazione del Sahara Occidentale ha diritto alla libertà, al rispetto culturale, al progresso politico, economico, sociale ed educativo.

(foto da account Twitter Polisario_Es)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico