Angola: Luanda con Washington e altri 16 Paesi per la cooperazione nell’Atlantico. Promuovere la pace e un’economia oceanica sostenibile

Impegno sovranazionale per l’Atlantico come oceano di pace e di sviluppo. L’Angola con gli Stati Uniti e altri 16 Paesi ha adottato una dichiarazione congiunta per la cooperazione nel secondo oceano della Terra, delimitato a ovest dal continente americano e a est dall’Africa e dall’Europa. Hanno firmato il documento anche Argentina, Brasile, Canada, Costa Rica, Costa d’Avorio, Guinea Equatoriale, Ghana, Guinea-Bissau, Irlanda. E poi Mauritania, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Senegal, Spagna e Regno Unito.

Impegno

Il testo, diffuso dal Dipartimento di Stato di Washington, parte dalla condivisione dell'”impegno per una regione atlantica pacifica, prospera, aperta e cooperativa. Preservando al contempo l’oceano come risorsa sana, sostenibile e resiliente per le generazioni a venire”. I firmatari ricordano: “Dipendiamo tutti dall’Atlantico per il nostro sostentamento. L’Oceano ospita importanti rotte commerciali, risorse naturali e una biodiversità essenziale. Sfide come la pirateria, la criminalità organizzata transnazionale, la pesca illegale, il cambiamento climatico, l’inquinamento e il degrado ambientale rappresentano una minaccia ai nostri mezzi di sussistenza. Nessun paese da solo può risolvere le sfide transfrontaliere nella regione atlantica” e neppure “affrontare pienamente le opportunità”.

Esplorare

Di qui la proposta di “esplorare le opportunità di collaborare su una serie di sfide comuni nella regione” e di avviare “lo sviluppo di un dialogo più ampio sul rafforzamento della cooperazione”. A partire da “obiettivi condivisi di sviluppo sostenibile e governance economica, ambientale, scientifica e marittima, in conformità con il diritto internazionale”. Si fa particolare riferimento a quanto stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS)del 1982. L’idea è di lavorare insieme “per sviluppare un’economia oceanica sostenibile e un modello economico inclusivo. Per garantire che l’oceano continui a sostenere i nostri mezzi di sussistenza, dal cibo per le popolazioni in crescita alla conduzione del commercio globale”.

Consapevolezza

Preciso l’impegno “a promuovere lo sviluppo e alleviare la povertà, riconosciamo l’importanza del trasferimento di tecnologia come mezzo per sostenere lo sviluppo, sostenere i mezzi di sussistenza e colmare il divario tecnologico”. Politicamente si indica come obiettivo il rafforzamento della pace. In questo quadro si intende considerare l’Atlantico meridionale come una zona particolare di pace e cooperazione. Un documento che segnala una nuova consapevolezza comune e che apre le porte alla collaborazione con tutte le organizzazioni che nell’Atlantico hanno già compiuto importanti progressi. Tra le altre, l’Atlantic Center nelle Azzorre, come hub centrale per analisi politiche innovative e pan-atlantiche. E ancora: la Zona di Pace e Cooperazione nell’Atlantico Meridionale (ZPCAS) e gli organismi per la sicurezza marittima della Yaoundé Architecture e del G7++ Friends of the Gulf of Guinea (G7++ FoGG). Senza tralasciare, come sede per promuovere la cooperazione scientifica, l’Alleanza per la ricerca e l’innovazione nell’Oceano Atlantico (AANChOR).

(foto NOAA da it.wikipedia.org)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico