Angola: parte la transizione ecologica. Il presidente Lourenço inaugura due impianti fotovoltaici, forniranno elettricità a 1 mln e mezzo di persone

L’Angola si avvia con decisione sulla strada della transizione energetica. Il presidente João Lourenço ha inaugurato i primi due parchi fotovoltaici del Paese nella regione centrale di Benguela. Forniranno elettricità a 1 milione e mezzo di persone. Gli impianti sono situati a Biópio e Baía Farta e hanno una capacità installata di 285 megawatt (MW). Obiettivo del governo di Luanda fornire l’accesso all’elettricità a circa il 60% della popolazione rurale entro tre anni.

Centrale

La centrale fotovoltaica di Biópio da 189 MW è il più grande progetto di energia solare in Angola e comprende circa 509mila pannelli solari. Baía Farta utilizza 261mila pannelli per sviluppare i suoi 96 MW. I due parchi fanno parte di un progetto complessivo di sette, con una capacità totale di 370 MW. Gli altri impianti verranno realizzati a Saurimo (Lunda Sul), Lucapa (Lunda Norte), Luena (Moxico), Bailundo (Huambo) e Cuito (Bié). Gli impianti solari sono sviluppati, con un budget di 523 milioni di euro, in partnership da un consorzio internazionale composto dalla portoghese MCA e dalla statunitense Sun Africa. La produzione di energia pulita e rinnovabile consente di eliminare il consumo circa 1,4 milioni di litri di gasolio nei generatori per la produzione di energia elettrica.

Strategia

Il fotovoltaico, ha rimarcato il ministro dell’Energia e dell’Acqua, João Baptista Borges, “fa parte della strategia del governo per ‘decarbonizzare’ l’economia angolana, tenendo conto della necessità di garantire un ambiente sostenibile per le prossime generazioni. L’aspettativa è che molte famiglie angolane possano avere accesso a energia pulita ed economica”. Si tratta del più grande programma integrato di intervento pubblico per le rinnovabili nell’Africa subsahariana.

Ecocompatibili

Precise le parole del presidente Lourenço: “La scommessa è di eliminare le fonti inquinanti, nemiche dell’ambiente. Stiamo lavorando per elettrificare concretamente il Paese nei prossimi 4-5 anni, utilizzando fonti di produzione di energia ecocompatibili”. Dunque, stop ai generatori diesel, economicamente poco redditizi, poiché consumano molto carburante, ma che soprattutto sono inquinanti. Punte di lancia di questo programma, che porterà anche a un complessivo rinnovamento della rete elettrica dell’Angola, il fotovoltaico e l’idroelettrico. L’investimento complessivo, annuncia Lourenço sarà “di circa sette miliardi di dollari. Sembrano un sacco di soldi – rileva il presidente -, ma alla fine ripagheranno e lo sentiremo in brevissimo tempo. Non solo l’ambiente ringrazierà, ma anche le casse dello Stato ringrazieranno”. A quel punto l’energia non mancherà e gli investitori che vorranno puntare su diversi settori di trasformazione industriale avranno a disposizione questo asset essenziale.

(foto account FB Presidência da República-Angola)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico