Angola: presidente Lourenço condanna golpe in Burkina Faso. Luanda conferma l’impegno a promuovere la pace e la sicurezza in Africa

L’Angola condanna il colpo di stato in Burkina Faso. Nel Paese dell’Africa occidentale il nuovo golpe è arrivato ad appena nove mesi dal putsch militare che aveva portato al potere il tenente colonnello Paul-Henri Damiba. I militari allora rovesciarono il governo democraticamente eletto, presieduto da Roch Marc Christian Kaboré. Damiba aveva assicurato un ritorno all’ordine costituzionale entro luglio del 2024. Ora ecco una sorta di golpe nel golpe, con sullo sfondo l’ombra di Mosca. Nell’area super instabile del Sahel, la Russia è intenzionata a sostituirsi alla tradizionale influenza post-coloniale della Francia. Il nuovo uomo forte di Ouagadougou è il capitano Ibrahim Traoré, che ha assunto il comando del Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione, l’organo di transizione del precedente putsch.

Jihadismo

Traoré in un messaggio radiofonico ha confermato di “guardare a nuovi partner per rafforzare la lotta contro il jihadismo, abbandonando le vecchie alleanze”. Insomma, via libera ai mercenari dell’organizzazione paramilitare russa Wagner, mentre circa il 40% del territorio sarebbe ormai nelle mani dei gruppi jihadisti. Esiste però il rischio concreto di far sprofondare il Burkina Faso in una guerra civile. Dal 2020 nell’intera fascia settentrionale dell’Africa subsahariana è stato un susseguirsi di colpi di stato dal Mali al Ciad, dal Sudan alla Guinea. Il ritorno ai regimi militari segna un grave passo indietro, in una regione che all’inizio del XXI secolo aveva compiuto incoraggianti progressi democratici.

ONU

La situazione preoccupa la comunità internazionale e soprattutto i Paesi africani. Nel vertice del maggio scorso a Malabo in Guinea Equatoriale, l’Unione Africana aveva puntato i riflettori sui cambiamenti incostituzionali di governo nel Continente. L’Angola, che poco più di un mese fa ha dimostrato come anche in Africa sia possibile svolgere elezioni in un clima pacifico, è in prima fila tra i sostenitori dei processi democratici. È dei giorni scorsi il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in cui si esprime riconoscimento per l’impegno del Capo di Stato angolano, João Lourenço, nel promuovere la pace e la sicurezza in Africa. “Ribadisco il grande apprezzamento – ha scritto il segretario dell’ONU – che nutro per la lunga collaborazione tra le Nazioni Unite e la Repubblica dell’Angola e il mio impegno per il suo continuo rafforzamento”.

Assistenza

In una dichiarazione diffusa dall’agenzia Angop, il Presidente Lourenço ha condannato il colpo di stato Burkina Faso. Il capo di Stato angolano sollecita i militari golpisti a rispettare il lavoro delle autorità di transizione, finalizzato al rispetto del calendario che prevede il ritorno all’ordine costituzionale entro l’1 luglio del 2024. “La Repubblica dell’Angola – rimarca il Presidente – continua a seguire da vicino la situazione in Burkina Faso ed è pronta a fornire l’assistenza necessaria per contribuire a sradicare i cicli di instabilità politica in Africa, che ritardano notevolmente lo sviluppo sostenibile del nostro Continente”.
(foto account FB Presidência da República-Angola)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico