Angola: prosegue mediazione per fermare escalation tensione nell’area Grandi Laghi. Lourenço incontra inviato ONU, Huang Xia

Angola al centro degli sforzi di mediazione per allentare l’escalation di tensione nell’area dei Grandi Laghi. La regione nell’est del Continente africano, al confine tra Repubblica Democratica del Congo (RDC), Uganda, Ruanda e Burundi. Una zona di grande instabilità, teatro di guerre civili e immense violenze. Nel 1994 venne combattuta la cosiddetta “Prima guerra mondiale africana”. Micidiale lo scontro tra Hutu e Tutsi esploso originariamente in Ruanda e poi allargatosi. Conflitti che hanno provocato più di sei milioni di morti e circa milioni di sfollati e di profughi. Dal 2010 è presente la missione di interposizione delle Nazioni Unite, MONUSCO.

Kivu

Al centro delle tensioni il Kivu, area della RDC di confluenza tra città minerarie e mondi rurali, dove spadroneggiano milizie armate, espressione di diverse etnie. Zona infuocata, dove nel febbraio 2021 persero la vita in un agguato l’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), Luca Attanasio e il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci. Negli ultimi mesi sono ripresi i combattimenti fra l’esercito di Kinshasa e l’M23. Un gruppo di combattenti tutsi congolesi, che secondo le autorità della RDC hanno l’appoggio di Kigali.

Colloqui

Il ritorno alla guerriglia di M23 ha influito negativamente sui colloqui di pace – sostenuti dall’ONU e dall’Unione Africana (UA) – tra il governo di Kinshasa e i vari gruppi armati. Perché il dialogo abbia successo è indispensabile la cooperazione tra i paesi vicini. Tra i meccanismi di mediazione regionali, particolare rilievo ha assunto a quello avviato da João Lourenço, presidente dell’Angola e della Conferenza internazionale della regione dei Grandi Laghi (CIRGL). Il capo di Stato angolano ha mediato fra Kigali e Kinshasa, sostenuto dal presidente di turno dell’UA, il presidente del Senegal, Macky Sall.

Diplomazia

L’evoluzione della situazione è stata analizzata, in un incontro a Luanda, dallo stesso presidente Lourenço e dall’inviato speciale del segretario generale dell’ONU per la regione dei Grandi Laghi, Huang Xia. Il diplomatico cinese ha rimarcato che l’area sta vivendo una “situazione estremamente complicata”, che “può portare a disordini o addirittura a un conflitto su grande scala”. Huang Xia ha sottolineato l’esperienza dell’Angola nella risoluzione dei conflitti e ha affermato che la diplomazia angolana può contribuire alla pacificazione della regione. Particolare importanza avrà l’annunciato vertice di Luanda, tra i leader della RDC e del Ruanda, Felix Tchisekedi e Paul Kagame. La via del dialogo resta decisiva nella direzione di un esito positivo nella risoluzione del conflitto.

(foto account FB Presidência da República-Angola)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico