Angola: si rafforzano rapporti con Botswana e Namibia. Si lavora a progetto per sviluppo area protetta transfrontaliera Okavango-Zambesi

Cresce la cooperazione tra i Paesi dell’Africa meridionale, con un ruolo propulsivo dell’Angola. Il ministro degli Esteri di Luanda, Téte António, è impegnato in alcune missioni come inviato speciale del Presidente della Repubblica, João Lourenço. Il capo della diplomazia angolana è stato latore a Gaborone di una missiva di Lourenço al suo omologo del Botswana, Mokgweetsi Masisi.

Messaggio

Il Botswana è una nazione dell’Africa australe senza sbocchi sul mare. Il 70% del suo territorio è costituito dal deserto del Kalahari e con poco più di 2,3 milioni di abitanti è uno dei paesi più scarsamente popolati del mondo. Ricco di risorse minerarie, è il maggiore produttore mondiale di diamanti. Nel suo messaggio Lourenço sottolinea l’amicizia, la solidarietà e la fratellanza tra i due Paesi e i due popoli. Angola e Botswana stanno studiando la possibilità di creare una Commissione bilaterale di cooperazione per dare corpo all’aumento delle relazioni.

Indipendenza

Il ministro Téte António ha recapitato un messaggio analogo a Windhoek al Capo di Stato della Namibia, Hage Geingob. La Namibia si trova nell’Africa Sud-occidentale e si affaccia sull’Oceano Atlantico. Fu colonia della Germania, per passare poi al controllo britannico dopo la Prima Guerra mondiale e quindi diventare una provincia del Sudafrica ai tempi dell’apartheid. La Namibia ottenne l’indipendenza soltanto nel 1990. Il forte legame con l’Angola si è sviluppato proprio nella comune lotta anti-coloniale e anti-razzista dei due movimenti di liberazione: il MPLA, il partito di Lourenço, sul fronte angolano e il namibiano SWAPO, entrambi aderenti all’Internazionale socialista.

Elefanti

Angola, Botswana e Namibia fanno parte del progetto transfrontaliero Okavango/Zambezi (KAZA), l’area protetta più estesa dell’Africa, che ha come partner anche Zambia e Zimbabwe. Il progetto regionale intende preservare e gestire le spettacolari risorse naturali e sviluppare un turismo sostenibile. L’area è stata istituita nel 2011, promossa dalla Fondazione Parchi della Pace e dal World Wildlife Fund (WWF). Comprende la gran parte del bacino dei fiumi Zambesi e Okavango. Include diversi parchi nazionali e siti di notevole importanza dal punto di vista naturalistico e conservazionistico, come il Delta dell’Okavango, il complesso del Makgadikgadi Pan e le notissime cascate Vittoria. Nel Parco nazionale del Chobe, in Botswana, si trova la più grande popolazione di elefanti di tutta l’Africa. Secondo una stima del WWF si tratta di circa 250mila esemplari, oltre il 40% di tutti gli elefanti africani. Ma non mancano in tutta l’area il leone, il bufalo nero, l’ippopotamo, la zebra e il rarissimo rinoceronte bianco, Sono state censite oltre 600 specie di uccelli. Il Makgadikgadi Pan, sempre in Botswana, è considerato uno dei più importanti siti di nidificazione dei fenicotteri, che con la stagione delle piogge arrivano in stormi di migliaia di esemplari.

(foto PxHere)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico