Angola: “Sona”, l’arte etnomatematica del popolo Chokwe, candidata a Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Dal cuore dell’Africa un’eredità culturale scientifico-artistica si propone al mondo. Il ministero della Cultura e del turismo dell’Angola sta preparando la presentazione della candidatura dell’arte etnomatematica “Sona”, simbolo della cultura del popolo Chokwe, a Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il popolo Chokwe, parte del gruppo etno-linguistico Bantu, si trova principalmente in Angola nelle province orientali di Lunda, ma anche nella Repubblica Democratica del Congo e nello Zambia.

Sabbia

La candidatura sarà presentata nel corso del 2023 e segue l’inserimento nel 2021 della tradizione culturale “Sona” nel patrimonio culturale immateriale dell’Angola. La lingua chokwe è una dei cinque idiomi ufficiali appartenenti ai diversi gruppi bantu, nell’est del Paese è parlata da circa mezzo milione di angolani. Sona (al singolare lusona) significa scrivere nella sabbia. Era una forma di comunicazione con messaggi lasciati anche sui muri delle case, sugli alberi per essere decifrati dagli altri membri della comunità. Nelle riunioni questi ideogrammi venivano utilizzati come dispositivi mnemonici per aiutare a ricordare proverbi, favole, giochi, enigmi, animali e per trasmettere la conoscenza.

Museo

Molti reperti sono conservati al Museo Dundo, nella città di Dundo-Chitato nella provincia di Lunda Norte. Proprio un anziano impiegato del museo è tra gli ultimi a praticare i Sona ed è il protagonista del lungometraggio del 2013 “Os deuses da água” (“Gli dei dell’acqua”), una coproduzione tra Angola e Argentina. Secondo l’etnologo Gerhard Kubik la tradizione è molto antica e richiama i petroglifi delle aree dell’Alto Zambesi e di Citundu-Hulu nel deserto di Moçâmedes, datati a un periodo compreso tra il VI e il I secolo a.C. Una lusona è raffigurata negli acquerelli che illustrano il volume del missionario francescano italiano Antonio Cavazzi de Montecuccolo, che fu in Angola nel XVII secolo.

Antropologi

Vari etnografi e antropologi hanno analizzato gli ideografi segnalando in particolare l’aspetto legato alla matematica, tuttora di significativa attualità. I disegni Sona possono essere classificati in base agli algoritmi utilizzati per la loro costruzione ed esprimono precise proprietà matematiche. Le idee matematiche esibite dagli ideografi sono la geometria trasformazionale, l’algebra astratta e l’algebra lineare. L’importanza del valore multiculturale ha determinato l’inclusione di Sona nel curriculum dell’insegnamento della matematica in Angola.

(foto OmarTheKingFr da en.wikipedia.org)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico