Angola: terminata emergenza Covid. Per Global Fund ok lotta a pandemia. Governo punta su formazione medici di famiglia

Stop in Angola della fase di emergenza Covid-19. Dal 16 maggio niente più mascherina obbligatoria all’aperto. Il provvedimento è stato annunciato dal ministro di Stato e capo della Casa di sicurezza del Presidente della Repubblica, Francisco Furtado. La situazione di calamità pubblica era stata dichiarata il 25 maggio 2020, nel pieno della crisi pandemica. L’Angola, su una popolazione di quasi 33 milioni di abitanti, i casi di Covid sono stati poco meno di 100 mila, con circa 1.900 decessi.

Monitoraggio

Un giudizio positivo sulla qualità e l’efficacia della risposta alla lotta contro il Covid, è venuto da Joshua Galijour, responsabile per l’Angola del Global Fund. Il Fondo, creato al Vertice G8 di Okinawa nel 2000 e con sede a Ginevra, si occupa di reperire e investire fondi per sostenere progetti di lotta contro le pandemie. In Angola continuerà il monitoraggio da parte delle istituzioni sanitarie, anche per la necessaria sorveglianza a fronte dell’emergere di nuove varianti. Le nuove misure prevedono che tutti gli enti, pubblici e privati, mantengano la massima attenzione nella tutela della salute pubblica. Quindi, controllo e rispetto delle regole di biosicurezza, con uso obbligatorio della mascherina nei luoghi pubblici e nei luoghi chiusi di pubblico accesso.

Vaccinazioni

La ministra della Salute, Sílvia Lutucuta, ha ricordato che le vaccinazioni sono consigliate a tutti i cittadini, a partire dai 12 anni. Il certificato di vaccinazione è obbligatorio per accedere ai determinati luoghi per tutti i cittadini maggiori di 18 anni. Per quanto riguarda il controllo sanitario delle frontiere, l’ingresso continua a essere subordinato all’esecuzione di un test pre-imbarco con esito negativo entro 72 ore prima del viaggio. I passeggeri che sbarcano a Luanda non pagheranno più i test Covid-19 all’arrivo in aeroporto, che saranno a carico del governo angolano. In parallelo prosegue l’impegno del governo angolano per migliorare la situazione sanitaria del Paese. Particolare attenzione al ruolo della medicina di famiglia.

Formazione

La ministra Lutucuta ha annunciato la formazione prioritaria di oltre 500 medici in questa specializzazione decisiva soprattutto per un aiuto sanitario diffuso alla popolazione. Intanto il Fondo Globale ha annunciato la messa in campo di 105 milioni di dollari per per combattere, prevenire, diagnosticare e curare malattie endemiche e letali come la malaria, la tubercolosi e l’HIV-AIDS.

(foto U.S.government/Public Domain)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico