Angola: Fitch Solutions, nel 2022 economia in crescita del 3,5%

Effetto traino dell’export greggio e degli alti prezzi petroliferi globali


Economia in crescita in Angola del 3,5% quest’anno. La previsione è della agenzia di analisi strategiche, Fitch Solutions. Si tratta del ritmo più veloce dal 2014, con un vero e proprio balzo rispetto allo 0,6% nel 2021. Un risultato assicurato dal combinato disposto tra gli alti prezzi petroliferi globali e l’aumento della produzione di greggio a Luanda. Nel 2022 l’estrazione è cresciuta del 3,8% a 1,17 milioni di barili al giorno da gennaio ad agosto. In parallelo nei primi otto mesi dell’anno le entrate petrolifere sono aumentate di oltre il 72%.

Inflazione

Secondo Fitch proprio le esportazioni del greggio hanno fornito il traino più significativo alla crescita. Per gli analisti, secondo un documento reso noto dall’agenzia Lusa, è previsto anche un significativo calo dell’inflazione in Angola, dal 25,7% nel 2021 al 20%. Un miglioramento che “attenua la pressione sul potere d’acquisto dei consumatori”. Una discesa che continuerà nel 2023 con un livello previsto al 14%. Le iniziative di differenziazione dell’economia angolana dalla dipendenza dal greggio, portate avanti dal presidente João Lourenço, hanno dato i primi esiti soprattutto sul fronte della produzione agricola. Tuttavia, il petrolio resta ancora il fattore determinante. Le ipotesi di un rallentamento dell’economia cinese, con le inevitabili ricadute sulla domanda globale di greggio, potrebbero influenzare le aspettative di crescita in Angola. Pechino nel 2021 ha assorbito il 70% delle esportazioni petrolifere angolane.

Aspettative

Fitch Solutions mantiene i piedi di piombo sulle aspettative per il 2023 e indica come possibile dato di crescita del PIL reale per l’Angola l’1,8%. Con un riferimento più complessivo, gli analisti prevedono “una riduzione della crescita nell’Africa subsahariana, in un contesto in cui l’inflazione elevata limita la spesa delle famiglie e il rallentamento della domanda esterna influenza le esportazioni”.

(foto Fabio Vanin da commons.wikimedia.org)