Angola: la campagna elettorale entra nel vivo. Da Dinho Chingunji, leader del nuovo partito P-NJANGO, un invito alla responsabilità

Entra nel vivo in Angola la campagna per il voto del 24 agosto. Accanto ai due maggiori contendenti – il partito di governo MPLA, guidato dal presidente in carica João Lourenço, e l’opposizione di centro-destra di UNITA con Adalberto Costa Júnior – sono in corsa altre formazioni. Cinque partiti PRS, FNLA, APN, P-NJANGO e PHA e una coalizione, CASA–CE. Il P-NJANGO, Partido Nacionalista para a Justiça em Angola, è una formazione nuova che politicamente si colloca sul versante del centro-destra, con uno slogan che in Italia definiremmo giustizialista: “O garante de uma nação justa”.

Giustizia

Il leader, candidato Presidente della Repubblica, è Dinho Chingunji, 57 anni, che proviene dalle fila dell’UNITA. Durante la lunga guerra civile tutta la sua famiglia, originaria del sud del Paese, sostenne il gruppo guidato da Jonas Savimbi, che era appoggiato dal Sudafrica dell’apartheid, dalla CIA e dal sanguinario dittatore dello Zaire Mobutu. L’attuale leader di P-NJANGO è nipote di Tito Chingunji, ex ministro degli Esteri dell’UNITA, che venne ucciso per volere di Savimbi a causa di controversie interne al movimento.

Pace

Dopo l’uccisione in battaglia dello stesso Savimbi, nel 2002 iniziò il processo di pace, che ha portato all’attuale Angola. Dinho Chingunji fu ministro del turismo per l’UNITA nel primo governo di riconciliazione nazionale. Nel 2003 si candidò a guidare il partito, ma venne battuto dal braccio destro di Savimbi, Isaías Samakuva. Ora ha deciso di smarcarsi dal passato e in una recente intervista all’emittente DW ha chiarito: “Vogliamo un partito che non sia legato alla storia e alla lotta fratricida tra i movimenti di liberazione. Un partito che non sia anti-sistema né con tendenze militariste”.

Generazionale

Il P-NJANGO preferisce richiamarsi a una “ideologia classica” di centrodestra e sostiene che l’Angola ha bisogno di un “passaggio generazionale. È tempo di una nuova classe dirigente, adatta ai tempi che il mondo sta vivendo nel XXI secolo. Riconosciamo il ruolo dei movimenti di liberazione, che ha portato l’indipendenza dal colonialismo, ma oggi le sfide sono diverse”.

Moralità

Nei suoi interventi in vista del 24 agosto, Chingunji ha lanciato un appello ai suoi concorrenti per “una maggiore responsabilità e serietà” sugli impegni da assumere nei confronti del popolo angolano. P-NJANGO, ha rimarcato, è “una nuova forza responsabile e con una nuova generazione di militanti, impegnati con etica e moralità a fare il lavoro che il popolo chiede ai suoi politici”. Il Partito nazionalista per la giustizia in Angola ha come pilastro del suo programma il tema della sicurezza pubblica, ma annuncia anche un forte impegno sul fronte della lotta alla fame e alla povertà.

(foto p-njango.com)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico