Angola: elezioni generali del 24 agosto, ci saranno osservatori internazionali

L’Angola terrà le elezioni politiche e presidenziali il 24 agosto. Il presidente, João Lourenço, è candidato per un secondo mandato. Sarà la quinta volta che gli angolani si recano alle urne dal 1992. La presenza di osservatori internazionali non è mai mancata e sarà così anche questa volta. L’Unione Europea ha espresso la propria disponibilità a inviare una missione di osservazione del processo elettorale.

Legge

Il tutto, ha rimarcato il presidente Lourenço, avverrà secondo i tempi e le modalità indicate dalla legge angolana. Quindi, nessuna fretta per l’invio degli inviti agli osservatori, che secondo le norme possono essere indirizzati a partire da 30 giorni prima del voto. Ovvero con l’inizio della campagna elettorale. L’Angola, ha detto Lourenço, “non è mai sfuggita” all’osservazione internazionale. Qualcuno vorrebbe far passare questa idea , ma non è vera”. La legge stabilisce “il periodo in cui devono essere fatti gli inviti. Quindi, se li facessimo prima violeremmo la legge”. La legge sull’osservazione del processo elettorale definisce chiaramente gli enti che hanno la competenza per invitare osservatori internazionali: il Presidente della Repubblica e la Commissione elettorale nazionale (CNE) in modo diretto. L’Assemblea nazionale, la Corte costituzionale e anche i partiti politici, in modo indiretto.

Elettori

Già in occasione dei precedenti appuntamenti elettorali c’è sempre stata in Angola una precisa presenza di osservatori. Quanto alla proposta avanzata dalla principale forza del fronte dell’opposizione di dare vita a un patto per allentare possibili tensioni pre-elettorali, João Lourenço sostiene di non ritenerlo necessario. Secondo il presidente ha il sapore di una riproposizione del governo di unità e riconciliazione nazionale dei tempi della guerra civile. “È qualcosa che è accaduto decenni fa. Oggi non ne abbiamo bisogno. Accettare un patto con un partito significherebbe ignorare tutti gli altri e soprattutto mancare di rispetto alla volontà degli elettori, che alle ultime elezioni hanno scelto una maggioranza parlamentare per l’MPLA”.

Sfida

Con un sorriso Lourenço Ha aggiunto: “È strano che chi oggi fa queste proposte sia chi si ritiene in vantaggio e pronto a vincere con facilità. E allora, a cosa servirebbe questo patto, che in ogni caso non ha maggior forza della Costituzione e della legge”. Lourenço, che guida la lista del MPLA, riconosce che le elezioni “sono una grande sfida” e “non ci sono vittorie facili. Vince solo chi lavora in modo efficace e noi”, nonostante il Paese abbia convissuto per due anni e mezzo con la pandemia di Covid-19, “siamo fiduciosi di aver adempiuto al nostro obbligo e intendiamo continuare a servire il popolo angolano”.

(foto account FB João Lourenço)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico