Angola: Stati Uniti impegnati per la pace nella regione dei Grandi Laghi. Blinken sostiene la mediazione di Luanda e del Kenya

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è impegnato in una difficile missione diplomatica per stoppare la violenza nell’area dei Grandi Laghi, nell’Africa centro-orientale. Blinken ha in agenda incontri a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), e a Kigali in Ruanda. Compito delicato quello di mettere i leader dei due paesi di fronte al rispetto degli impegni assunti nelle ultime settimane, grazie anche alla mediazione di Angola e Kenya, nel quadro dell’azione sostenuta dall’Unione africana (UA).

Accuse

Il presidente congolese, Félix Tshisekedi, e il suo omologo ruandese, Paul Kagame, si scambiano reciproche accuse di sostegno ai movimenti che da anni insanguinano la regione. Gli attacchi sono aumentati drammaticamente a luglio, innanzitutto con la recrudescenza dell’attività militare del gruppo M23, ribelle nei confronti di Kinshasa. Ma ci sono anche le azioni di guerriglia condotte dal Fronte Democratico per la Liberazione del Ruanda (FDLR), fondato da ex dignitari del regime genocida ruandese in fuga. Sono gli Hutu responsabili del massacro del 1994 contro i Tutsi. Intanto più di 40 persone sono morte nell’ultima settimana nella provincia di Ituri, mentre decine di migliaia sono gli sfollati, aggravando la crisi umanitaria.

Guerriglieri

“Vogliamo che questa violenza nell’est del Congo – ha detto Blinken – finisca. Gli Stati Uniti sostengono fermamente gli sforzi di mediazione guidati dall’Angola e dal Kenya e sollecitano la cooperazione con la missione di pace delle Nazioni Unite, MONUSCO”. Il presidente dell’Angola, João Lourenço, ha ricevuto a maggio un mandato dall’UA per mediare la crisi. Tshisekedi e Kagame avevano annunciato, proprio a Luanda, un cessate il fuoco, che tuttavia non ha fermato le attività dei guerriglieri. Washington, ha sottolineato Blinken, sta “facendo tutto il possibile per sostenere gli importanti sforzi di mediazione a conduzione africana, in particolare i processi guidati da Angola e Kenya per portare pace, sicurezza e stabilità nella parte orientale della RDC”.

Smobilitare

Occorre innanzitutto far cessare la violenza e smobilitare i gruppi armati: “Non stiamo solo seguendo da vicino e con attenzione – ha rimarcato Blinken -, siamo coinvolti”. Costruire una pace duratura richiederà una soluzione politica, per questo Washington è “in contatto regolare con i partner in Africa, inclusi angolani e kenioti. Facciamo tutto il possibile – ha segnalato il capo della diplomazia USA – a sostegno di questi sforzi di mediazione, per prevenire ulteriori violenze, porre fine ai conflitti e preservare l’integrità territoriale della Repubblica Democratica del Congo”.

(foto account FB U.S. Department of State)

Pubblicato da Alessandro Cavaglià

giornalista, appassionato di Africa. Stile giornalistico e rigore accademico